La rivista medica The Lancet, in un articolo pubblicato il 31 gennaio 2023, mette in evidenza la necessità di affrontare il problema dell'intensificazione delle isole di calore urbane (Urban Heat Island - UHI) che determina un microclima più caldo all'interno delle aree urbane cittadine, rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali, con conseguenze pericolose per la salute umana.
Analizzando il rapporto tra mortalità e temperatura e quello tra temperatura e superficie alberata, i ricercatori hanno stabilito che con l'aumento della copertura arborea al 30% della superficie cittadina, invece dell’attuale 15%, la temperatura delle città scenderebbe di 0,4 gradi. Il 40% dei decessi dovuti al calore sarebbero evitati, oltre a dare l'avvio ad altre conseguenze positive, derivate dal fatto di vivere in città meno torride. Le ondate di calura estiva possono, quindi, essere arginate, per i loro effetti nefasti, grazie ad interventi mirati ad aumentare in numero notevole le piantumazioni arboree, d'altronde previste, in tal senso, da numerosi comuni italiani.