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Scienze: su Nature si dibatte su di una scienza divenuta meno "dirompente".

La scienza è diventata un’industria globale, ma sul piano dell'innovazione oggi si compiono meno scoperte rivoluzionarie di un tempo. Uno studio su Nature, pubblicato online il 4 gennaio 2023.

A realizzare lo studio sono stati Michael Park, Erin Leahey e Russel J. Funk, tre studiosi di organizzazione della ricerca alle università di Minneapolis (Minnesota) e Tucson (Arizona). Park e colleghi hanno potuto osservare che le ricerche di oggi sono mediamente molto meno innovative di un tempo. Secondo il loro dati, dal 1945, la portata rivoluzionaria delle nuove ricerche è calato di oltre il 90% mediamente in tutti i campi. L’osservazione è confermata anche quando si applica lo stesso metodo ai brevetti. Anche il linguaggio usato nell'esposizione delle ricerche tende ad essere moderato e non ad indicare un possibile e immediato "cambio di paradigma", come lo intendeva Thomas Kuhn. Questo studio apre alla possibilità di poter fare domande sulla natura della scienza e riflettere sulle risposte. Inoltre, non è detto che una scienza che proceda a piccoli passi sia una scienza peggiore se ciò permetta che ci siano più ricerche dedicate alla verifica di quelle già fatte. Negli ultimi decenni, l’importanza sociale ed economica della ricerca scientifica è aumentata in tutto il mondo e lo studio ha aperto un ampio dibattito internazionale.

Papers and patents are becoming less
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https://www.nature.com/articles/s41586-022-05543-x

https://www.nature.com/articles/d41586-023-00183-1

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