Ricordare è sempre importante e rigenerare la memoria su di un evento epocale come la Shoah è un dovere ineludibile per qualsiasi Istituzione civile e democratica, in particolare per la Scuola.

Parlare dell'immane tragedia della Shoah è un'esperienza non facile, in particolare per i docenti. Raccontare, d'altronde, è l'unico strumento per ricordare. La struttura della memoria collettiva è delicata e va curata, di generazione in generazione, in maniera culturalmente accorta. Di seguito vengono proposti indirizzi utili per raccogliere direttamente dati e fonti.
CDEC – Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
Segnaliamo anche, tra le recenti uscite editoriali, "Se Auschwitz è nulla" di Donatella Di Cesare, Bollati Boringhieri, e "Come foglie al vento" di Riccardo Calimani, Mondadori. Il primo testo affronta il problema del negazionismo e il secondo si svolge, attraverso un sorta di memorialistica. "Stirpe e vergogna" di Michela Marzano, edito dalla Rizzoli, attraversa i meandri della memoria personale, rispetto al senso di colpa vissuto in famiglia.