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Immersion journalism: è il caso di Jessica Bruder (Clichy) in Nomadland, presente a Torino

Al Salone del libro di Torino, Jessica Bruder è presente con il suo libro - inchiesta Nomadland - Un racconto d'inchiesta (2017), dal quale è stato tratto l'omonimo film di Chloé Zhao

Il giornalismo ad immersione o immersionismo è uno stile di giornalismo simile al giornalismo gonzo. I giornalisti si immergono in una situazione e convivono con le persone coinvolte. Il prodotto finale tende a concentrarsi sull'esperienza, non sullo scrittore. La crisi, dovuta al crollo dei mutui sub-prime nel 2008, ha portato, fino ad oggi, una fetta crescente della popolazione a perdere casa e lavoro e a doversi inventare un nuovo modo per sopravvivere. In questo nuovo nomadismo si è immersa l'autrice, cercando di comprendere anche le differenze con l'epoca di "Furore" di John Steinbeck, ambientato nella Grande Depressione americana del 1929. Dalla sua grande lezione di scrittore e interprete della realtà sociale e con lo sviluppo delle nuove forme di comunicazione, nacque il New Journalism, un giornalismo dove, oltre ai fatti, conta l'immersione di chi scrive nei fatti e prevede l'introduzione di motivi tipici della narrativa, capaci di catturare il lettore, nelle strutture del giornalismo tradizionale. Da questa tradizione, nata negli anni settanta del Novecento, derivano anche le attuali scelte di una autrice come Jassica Bruder.

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