Nello studio intitolato “Il lavoro tra forte precarietà, contratti brevi e bassi salari”, di Nicolò Giangrande, ricercatore ed economista alla Fondazione Di Vittorio, vengono illustrati i dati aggiornati sulla reale natura dei contratti di lavoro.
"Nello studio si osserva in particolare come nel terzo trimestre del 2021, a fronte di una forte crescita del Pil (+2,6 sul trimestre precedente e +3,9% sul terzo trimestre 2020), l’incremento dell’occupazione sia molto più contenuto (+0,5% l’aumento congiunturale e +1,7% quello tendenziale). L’aumento tendenziale del numero di occupati registrato nel terzo trimestre 2021 (+374 mila) è il risultato di un incremento degli occupati dipendenti (+470 mila, di cui il 75,7% è a termine) e di un’ulteriore diminuzione degli occupati indipendenti (-96 mila). La variazione tendenziale osservata nel numero di dipendenti è evidentemente molto diversa tra i permanenti, che segnano un magro +0,8%, e quelli a termine, che registrano un considerevole +13,4%".