Mostre. Alla Biblioteca Vallicelliana, fino al 30 giugno, «Il fazzoletto di Desdemona» a cura di Michela Becchis. L'installazione dedicata alle donne vittime di femminicidio di Emanuela Mastria

IL FAZZOLETTO INGANNATORE, indicatore luttuoso nel testo letterario, si fa qui velo di memoria che riluce, risvegliando voci perdute.
Così se la biblioteca è un luogo di conoscenza e silenzio, come avverte Mastria, la porcellana «resa sottile, diventa traslucente, tanto da creare un effetto raffinato analogo alla filigrana nella carta», mentre la scelta del bianco «permette di osservare la forma nella sua essenza più pura».
Quei fazzoletti, allora, non sono più costellazioni di sudari in omaggio alle vittime di femminicidio, ma alchemiche «albedo». Per una narrazione del riscatto, imbastita nei disegni atavici della creatività femminile.
(Veduta dell'installazione di Emanuela Mastria - foto di Giorgio Benni)