Il Massacro della Zong fu una scelta omicida, da parte della proprietà della nave che aveva stipulato un'assicurazione sulla vita degli schiavi che venivano commerciati a partire dal Castello di Elmina, macabro simbolo del commercio degli schiavi, uno dei circa trenta "castelli degli schiavi", dislocati lungo le coste del Ghana e del golfo della Guinea. Dal momento che la nave si era insabbiata, si proseguì nell'uccisione di massa di 142 schiavi africani per incassare l'assicurazione.

Il Castello di Elmina è il più antico edificio europeo dell'Africa subsahariana (1482). Oggi è sito storico riconosciuto dall'UNESCO e Patrimonio dell'umanità, ad ammonimento simbolico delle atrocità lì inflitte.
Sia il massacro della Zong sia il processo intentato contro i commercianti di Liverpool dall'attivista Granville Sharp sia il castello di Elmina con i suoi orrori, divennero simbolo e occasione dello sviluppo del movimento abolizionista in Inghilterra.